Torino, 24 aprile 2025
L’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) ha pubblicato il nuovo Regolamento sulla Tutela del Territorio dal Rischio generato dalle Attività Aeronautiche, uno strumento atteso da anni e destinato a rivoluzionare il modo in cui si costruisce e si vive attorno agli aeroporti italiani.
Il provvedimento, in vigore dal 15 aprile 2025, nasce dall’esigenza di prevenire e mitigare i danni causati da eventuali incidenti aerei nelle fasi critiche di volo, come decollo e atterraggio. Si basa sugli articoli 707 e 715 del Codice della Navigazione, che prevedono specifiche competenze per la gestione del rischio aeronautico.

Zone di Rischio e Limitazioni
Il regolamento introduce un concetto chiave: la suddivisione del territorio in quattro zone di tutela (A, B, C e D), che si estendono lungo le traiettorie di volo. In ciascuna zona saranno in vigore limitazioni diverse, ad esempio:
- Divieto di nuove costruzioni residenziali in zone ad alto rischio.
- Controlli più severi su scuole, ospedali, centri commerciali e luoghi affollati.
- Valutazioni obbligatorie del rischio per qualsiasi nuovo intervento urbanistico.

Il presente Regolamento abroga:
- Paragrafo 6 del capitolo 9, del Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti Edizione 2, Emendamento 9 del 23 ottobre 2014
- Circolare APT-33 “piani di rischio previsti dall’art. 707 del Codice della Navigazione” del 30/08/2010
- Policy di attuazione dell’art. 715 del Codice della Navigazione Ed. 1 del 12/01/2010
Impatto su Comuni e Cittadini
I Comuni con aeroporti civili o militari saranno chiamati ad aggiornare i propri strumenti urbanistici sulla base dei nuovi “Piani di Rischio Aeroportuale”, elaborati con il supporto tecnico dell’ENAC.
«È una svolta importante – ha dichiarato il presidente dell’ENAC – perché mette al centro la sicurezza dei cittadini, senza ostacolare lo sviluppo degli scali».
Una Normativa Armonizzata
Questa riforma allinea l’Italia agli standard europei in materia di sicurezza del volo e rappresenta un passo avanti nella gestione integrata del territorio.
Chiunque viva o lavori nei pressi di un aeroporto è invitato a informarsi attraverso i canali del proprio Comune o sul sito ufficiale dell’ENAC.
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FONTE: ENAC